estratto dall'ufficio del grande canone paraklitikos alla santissima genitrice di dio

 

Poema del re Teodoro Duka Lascari.

 

Ode 1: Cantico di Mosè.  .

 

La verga di Mosè che operava prodigi, inabissò un tempo il faraone alla testa dei suoi carri, percuotendo il mare in forma di croce e dividendolo, mentre salvò Israele fuggiasco che passava a piedi asciutti, intonando un canto a Dio .

 

Tropari.

 

Gli assalti del dolore si abbattono tempestosi sulla mia povera anima, e nubi di sventure coprono il mio cuore, o sposa di Dio: tu dunque, che hai partorito la luce divina che precede i secoli, fa' risplendere su di me la luce gioiosa.

 

Liberato da angustie e tribolazioni senza numero, da nemici ostili e dalle sventure della vita, o tutta pura, inneggio alla forza della tua potenza, magnifico la tua smisurata compassione e la consolazione che da te mi viene.

 

Fiducioso mi sono rifugiato nel tuo vigoroso soccorso, con tutto il cuore sono accorso sotto la tua protezione, e piego il ginocchio, o Sovrana, gemo e mi lamento: Non trascurare la mia miseria, o asilo dei cristiani.

 

Non cesserò di proclamare chiaramente le tue magnificenze: se tu, o Vergine, non avessi sempre interposto la tua intercessione a mio favore presso il tuo Figlio e Dio, chi mi avrebbe potuto liberare da una tale tempesta e da angosciosi pericoli?

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.

 

 

Ode 3: Cantico di Anna. .

 

Signore, creatore della volta celeste che ci ricopre, e fondatore della Chiesa, rafforzami nel tuo amore, o vertice di ogni desiderio, sostegno dei fedeli, solo amico degli uomini.

 

Tropari.

 

Privo di ogni risorsa, nel dolore a te grido: Vieni, o fervida protettrice e porgi il tuo aiuto al tuo servo misero e infelice che ardentemente desidera il tuo soccorso.

 

Davvero hai reso mirabili, o Sovrana, i tuoi benefici verso di me, o Vergine, e le tue misericordie: io dunque ti glorifico, e canto e onoro la tua ricca e smisurata sollecitudine.

 

Il turbine delle sventure infuria su di me, o Sovrana, e i marosi delle pene mi sommergono: ma tu porgimi sollecita l'aiuto della tua mano, o mia fervida soccorritrice e difesa.

 

Proclamo vera Genitrice di Dio, o Sovrana, te che hai annientato la forza della morte: tu infatti, datrice di vita, dalle catene dell'Ade hai tratto alla vita me che ero caduto a terra.

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.

 

 

Ode 4: Cantico di Abacuc.

 

Tu sei il mio vigore, Signore, tu la mia forza, tu il mio Dio, tu la mia esultanza, tu, che senza abbandonare il seno del Padre, hai visitato la nostra povertà; per questo, insieme al profeta Abacuc, a te acclamo: Gloria alla tua potenza, o amico degli uomini.

 

Tropari.

 

Dove potrò mai trovare un altro soccorso? Dove mai mi rifugerò? Dove troverò salvezza? Quale premuroso aiuto potrò avere, sbattuto come sono, ahimé, dalle tribolazioni e dalle tempeste della vita? In te sola io spero, in te confido e mi vanto, e sotto la tua protezione mi rifugio: salvami!

 

Io magnifico e proclamo il dolce fiume della tua misericordia che irrora con ricchi doni, o tutta pura, la mia infelicissima e misera anima, riarsa entro la fornace delle sventure e delle tribolazioni; e mi rifugio sotto la tua protezione: salvami!

 

In te sola, la pura, la Vergine, l'immacolata, io ho un baluardo inespugnabile, un rifugio, una protezione potente, uno scudo di salvezza: non disprezzare me, il dissoluto, tu che sei speranza dei disperati, alleata dei deboli, gioia e soccorso dei tribolati.

 

Come potrò degnamente narrare, o Sovrana, gli innumerevoli atti della tua continua pietà effusi come acqua sulla mia anima terribilmente riarsa? Oh, la tua provvidenza e i tuoi benefici, di cui ho largamente goduto!

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.

 

 

Ode 5: Cantico di Isaia.

 

Perché mi hai respinto dal tuo volto, luce senza tramonto, e mi ha ricoperto, me infelice, la tenebra ostile? Convertimi, dunque, ti prego, e dirigi le mie vie verso la luce dei tuoi comandamenti .

 

Tropari.

 

Grato a te acclamo: Gioisci Vergine Madre; gioisci, sposa di Dio; gioisci, divino rifugio; gioisci, scudo e muraglia inespugnabile; gioisci, protezione, aiuto e salvezza di quanti a te ricorrono con fede.

 

Quanti mi odiano invano hanno preparato dardi, spada e fossa, e cercano di straziare il mio infelicissimo corpo, e cercano di gettarlo a terra, o pura: ma tu previenili e salvami da loro.

 

Salvami da ogni angustia, tribolazione, malattia e danno; con la tua potenza custodiscimi incolume, sotto la tua protezione, da ogni pericolo e dai nemici che mi fanno guerra e mi odiano, o Vergine degna di ogni canto.

 

Che dono ti offrirò, in rendimento di grazie, per tutti i doni tuoi di cui ho goduto, e per la tua smisurata bontà? Glorifico, canto e magnifico la tua ineffabile compassione per me.

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.


 

Ode 6: Cantico di Giona.

 

Effondo la mia supplica davanti al Signore, e a lui espongo le mie tribolazioni, perché è ricolma di mali la mia anima e la mia vita è vicina all'ade ; come ; Giona prego: Dalla corruzione, o Dio, fammi risalire .

 

Tropari.

 

Le nubi dei dolori hanno ricoperto la mia povera anima, il mio povero cuore, e infondono in mela tenebra, o Vergine. Ma tu che hai generato la luce inaccessibile, cacciale lontano da me col soffio della tua divina intercessione.

 

Ti so consolazione nelle afflizioni e medico nelle malattie, distruzione totale della morte, fiume inesauribile di vita e soccorso rapido e immediato per quanti sono nelle sventure.

 

Non nascondo l'abisso della tua misericordia, la fonte dei tuoi infiniti prodigi, e la sorgente davvero perenne della tua compassione per me, o Sovrana: ma a tutti li proclamo, li grido, li annuncio e li dichiaro.

 

Le tempeste della vita mi hanno circondato come api il favo, o Vergine, e stringendo il mio cuore, lo feriscono col dardo delle tribolazioni: ma possa io avere te, o tutta immacolata, per aiutarmi, per respingerle e liberarmi.

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.

 

 

 

Ode 7: Cantico dei tre fanciulli.

 

I fanciulli degli ebrei nella fornace calpestarono coraggiosamente la fiamma, e mutarono il fuoco in rugiada, acclamando: Benedetto tu sei nei secoli, Signore Dio.

 

Tropari.

 

O Genitrice di Dio che hai partorito la luce, io sono ottenebrato dalla notte dei peccati: illuminami tu, puro e immacolato ricettacolo di luce, affinché con amore io ti dia gloria.

 

Per me, privo di ogni aiuto, sii tu protezione, difesa, soccorso e vanto, o Vergine, forza di chi è senza aiuto e speranza dei disperati.

 

Con tutta l'anima, la mente, il cuore e le labbra, io ti do gloria per aver goduto delle tue grandi grazie: oh, la tua bontà e i tuoi innumerevoli prodigi!

 

Guarda col tuo occhio pietoso, e visitami nella mia sofferenza: liberami con la tua infinita misericordia da paurose sventure, danni, pericoli e tentazioni.

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.

 

 

Ode 8: Cantico delle creature.

 

Celebrate il Signore che sul monte santo si è glorificato e nel roveto, col fuoco, ha fatto conoscere a Mosè il mistero della Vergine: celebratelo e sovresaltatelo per tutti i secoli.

 

Tropari.

 

Per le viscere della tua misericordia, non trascurarmi, Vergine venerabile, perché affondo per l'agitarsi dei flutti della vita: da' dunque il tuo aiuto a chi è sommerso nei mali dell'esistenza.

 

Sono venute su di me, o pura, le difficoltà, le afflizioni, le angustie e le sventure della vita, e da ogni parte mi hanno circondato le tentazioni: vieni dunque vicino a me e soccorrimi con la tua protezione potente.

 

Nelle burrasche, ho trovato in te il porto; nelle tristezze, la gioia e l'allegrezza; nelle malattie, un aiuto immediato; nei pericoli, la liberatrice e nelle prove, la protettrice.

 

Gioisci, trono igniforme del Signore; gioisci, urna divina che porti la manna ; gioisci lampada d'oro, lampada che non si spegne; gioisci, gloria delle vergini, splendore e onore delle madri.

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.

 

 

Ode 9: Cantico della Genitrice di Dio e di Zaccaria.

 

Per questo sbigottisce il cielo, e sono colti da stupore i confini della terra: perché Dio è apparso corporalmente agli uomini, e il tuo grembo è divenuto piú ampio dei cieli: te dunque magnificano, Genitrice di Dio, le schiere degli angeli e degli uomini.

 

Tropari.

 

Presso chi mai potrò rifugiarmi, o pura? A chi accorrerò per essere salvato? Dove andrò? Quale rifugio troverò? Quale caloroso soccorso? Quale aiuto nelle tribolazioni? In te sola io spero, in te sola mi glorio, e in te fiducioso mi rifugio.

 

Non è possibile contare le tue magnificenze, o sposa di Dio, né esprimere l'abisso imperscrutabile dei prodigi trascendenti ogni comprensione che continuamente compi per chi con amore ti onora e con fede ti venera come vera Genitrice di Dio.

 

Con canti di ringraziamento glorifico e celebro la tua. smisurata misericordia, a tutti proclamo la tua grande potenza e sempre annuncio e magnifico, con l'anima, col cuore e con la lingua, i benefici che hai riversato su di me.

 

Accetta la mia povera supplica, non disprezzare il mio pianto, le mie lacrime e il mio gemito, ma soccorrimi nella tua bontà, e adempi le mie richieste: tutto infatti tu puoi, come Madre dell'onnipotente Sovrano e Dio, se ancora soltanto ti protendi verso la mia miserevole bassezza.

 

Salva dai pericoli i tuoi servi, o Genitrice di Dio, perché, dopo Dio, è in te che noi tutti ci rifugiamo, inespugnabile baluardo e protezione.

 

Guarda con clemenza, o Genitrice di Dio degna di ogni canto, al penosissimo male del mio corpo, e sana il dolore della mia anima.

 

 


 

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