Il ciliegio

 

vangelo dello pseudo-Matteo 20, 1-2

 Nel terzo giorno di viaggio, gli altri camminavano, ma la beata Maria stanca per il troppo calore del sole del deserto e vedendo un albero di palma disse a Giuseppe: "Mi riposerò alquanto all'ombra di quest'albero". Giuseppe dunque la condusse premuroso dalla palma e la fece discendere dal giumento. Sedutasi, la beata Maria guardò la chioma della palma, la vide piena di frutti e disse a Giuseppe: "Desidererei, se possibile, prendere dei frutti di questa palma". Giuseppe le rispose: "Mi meraviglio che tu dica questo, e che, vedendo quanto è alta questa palma, tu pensi di mangiare dei suoi frutti. Io penso piuttosto alla mancanza di acqua: è già venuta meno negli otri e non abbiamo onde rifocillare noi e i giumenti".  Allora il bambino Gesù, che riposava con viso sereno sul grembo di sua madre, disse alla palma: "Albero, piega i tuoi rami e ristora mia mamma con il tuo frutto". A queste parole, la palma piegò subito la sua chioma fino ai piedi della beata Maria; da essa raccolsero i frutti con i quali tutti si rifocillarono. Dopo che li ebbero raccolti tutti, la palma restava inclinata aspettando, per drizzarsi, il comando di colui al cui volere si era inclinata. Gesù allora le disse: "Palma, alzati, prendi forza e sii compagna dei miei alberi che sono nel paradiso di mio padre. Apri con le tue radici la vena di acqua che si è nascosta nella terra, affinché da essa fluiscano acque a nostra sazietà". La palma subito si eresse, e dalla sua radice incominciò a scaturire una fonte di acque limpidissime oltremodo fresche e chiare. Vedendo l'acqua sorgiva si rallegrarono grandemente e si dissetarono con essi anche tutti i giumenti e le bestie. Resero quindi grazie a Dio.

 

 

THE CHERRY-TREE CAROL di Riccardo Venturi

Ancora una volta la gente ha preferito un racconto sulla vita di Cristo proveniente da un Vangelo apocrifo e permeato di umanità all'ispirata, ma "lontana" narrativa biblica. Come risulta dallo Pseudo-Matteo, l'episodio del ciliegio avvenne durante la fuga in Egitto (anche se l'albero era una una palma, più consona all'ambiente). Il crudele scoppio d'ira di Giuseppe (str. 5) riflette una credenza eterodossa molto diffusa nel Medioevo: Giuseppe avrebbe frainteso la gravidanza della Vergine e l'avrebbe accusata di infedeltà. Molte versioni inglesi ed americane aggiungono alla ballata una serie di strofe nelle quali Giuseppe prende Maria sulle ginocchia e chiede perdono al bambino non ancora nato. Al bambino viene chiesto quando sarà il giorno della sua nascita, ed egli risponde: "Nell'antico giorno di Natale", oppure: Il sei di gennaio, Quando i colli e le montagne s'inchineranno davanti a me. Il presente testo, stampato da W.Sandys, Christmas Carols, 1833, p, 123, si adatta facilmente alla bellissima melodia riportata in J. McGill, Folksongs of the Kentucky Mountains, 1917, p. 60. Della presente ballata, con la stessa melodia, ha fornito una versione italiana abbastanza fedele Angelo Branduardi, intitolata Il Ciliegio.

 

THE CHERRY-TREE CAROL

 

Joseph was an old man, an old man was he

When he wedded Mary in the land of Galilee.

Joseph and Mary walked through an orchard good

Where was cherries and berries, so red

as any blood.

Joseph and Mary walked through an orchard green,

Where was cherries and berries, as

thick as might be seen.

O then bespake Mary, so meek and so mild:

"Pluck me one cherry, Joseph, for I am with child."

O then bespake Joseph, with words most unkind:

"Let him pluck thee a cherry that brought thee with child."

O then bespake the baby, within his mother's womb:

"Bow down then the tallest tree, for my mother to have some."

Then bowed down the highest tree unto his mother's hand

Then she cried, "See, Joseph, I have cherries at command."

O then bespake Joseph:"I have done Mary wrong;

But cheer up, my dearest, and be not cast down."

Then Mary plucked a cherry, as red as the blood,

Then Mary went home with her heavy load.

Then Mary took her babe, and sat him on her knee,

Saying, "My dear son, telle me what this world will be."

"O I shall be as dead, mother, as the stones in the wall;

The stones in the street,

mother, shall mourn for me all.

Upon Easter-Day, mother, my uprising shall be;

O the sun and the moon, mother, shall not rise with me."

 

 

LA CAROLA DEL CILIEGIO

 

Giuseppe era vecchio, era vecchio davvero

Quando sposò Maria in terra di Galilea.

Giuseppe e Maria camminavano per un belfrutteto,

Dove c'erano bacche e ciliege rosse come il sangue.

Giuseppe e Maria camminavano per un verde frutteto

Dove c'erano ciliege e bacche fitte da non

dirsi. Allora parlò Maria, così mite e così dolce:

"Coglimi una ciliegia, Giuseppe, perchS sono incinta."

Allora parlù Giuseppe, con parole assai scortesi:

"Chiedi al padre di tuo figlio di raccoglierle per te."

Allora parlù il bambino dentro al grembo di sua madre:

"Si pieghi l'albero più alto perchS mia madre ne colga."

Fu l'albero più alto che si chinò fino a sua madre,

E lei gridù: "Guarda, Giuseppe, ho tutte le ciliege che voglio."

Allora parlù Giuseppe: "Ho fatto un torto a Maria,

8 Ma tu rallegrati, mia amata, e non buttarti giù."

Allora Maria colse una ciliegia rossa come il sangue

E dopo se ne andù a casa, con il suo grave fardello.

Maria prese il bambino e se lo mise sulle ginocchia,

E disse, "Mio figlio caro, che ne sar_ di questo mondo?"

"Oh, io sarù morto, madre, come le pietre nel muro;

Le pietre della strada, madre, piangeranno per me.

Il giorno di Pasqua, madre, sarà la mia resurrezione,

Il sole e la luna, madre, si leveranno con me."

 

  Da http://www.geocities.com/Vienna/6016/cilieori.html